Ogni anno, nel mese di aprile, anche a Bergamo gli immigrati originari della regione indiana del Punjab festeggiano il Vaisakhi,  una delle festività religiose più importanti della comunità Sikh.

Luogo di svolgimento negli ultimi due anni è stato il piazzale davanti il Centro Sociale di Loreto in Largo Rongten: da una parte siedono le donne tutte vestite nel coloratissimo abito classico Punjab, il “salwar kameez”; dall’altra gli uomini, tra cui i “sardar”, i veri sikh con la barba e il turbante.

Tale festa, che ha lo stesso nome del periodo corrispondente ai nostri mesi di aprile/maggio, è legata alla prima mietitura di grano dell’anno.  I devoti si svegliano presto la mattina, vanno a pregare in chiesa e successivamente si recano nei campi a raccogliere il grano. Una parte di esso viene dato come offerta al tempio. La sera si svolge poi una grande festa.

Nello stesso periodo dell’anno la religione Sikh festeggia anche con Nagar Kirtan la nascita di Guru Nanak Dev, primo guru e fondatore della religione.In questa occasione si fa una lunga processione durante la quale viene trasportato, dai fedeli che recitano passi del libro e fanno preghiere, il Guru Granth Sahib, il libro sacro. Alla fine della processione si arriva in chiesa dove si prega tutti insieme. Una volta conclusa la preghiera, viene dato spazio a  giovani artisti nel canto di salmo, accompagnati da tabla e harmonium. Intanto viene servito il “langar”, il pasto vegetariano.

L’unico legame che tra le due festività, a volte confuse e sovrapposte in Italia è quindi il periodo in cui si svolgono.

In generale, la religione Sikh è una religione monoteista che ha avuto inizio nell’attuale Pakistan con il guru Nanak Dev e si è poi sviluppata maggiormente nel Nord Ovest dell’India, principalmente nello stato del Punjab.

I guru erano precettori - maestri spirituali che educavano i loro discepoli su come vivere bene: nella religione Sikh vi è Infatti una concezione simile a quella del Paradiso/Inferno cristiani e quindi ci si deve comportare bene. Sono 10 i guru che vengono ricordati per i loro insegnamenti e le loro azioni; secondo alcuni essi potrebbero essere incarnazioni del Dio Sikh (chiamato Rab in punjabi), sceso in terra per dare una guida al proprio popolo, un po’ come Gesù.

testimonianza di Manbir Singh


A cura di Roberta Salone.